Caricamento Eventi

« Tutti Eventi

  • Questo evento è passato.

Professione forense. Scenari ed opportunità

8 giugno 2016 @ 8:00 - 17:00

FullSizeRender

CONVEGNO PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI AVVOCATI

 

Intervengono Andrea Mazziotti di Celso, presidente della Commissione Affari costituzionali del governo e capogruppo di Scelta civica alla Camera e Giuseppe Luciani, presidente di Aiga Parma e responsabile nazionale del Dipartimento delle specializzazioni di Aiga.

 

di Patrizia Celi

 

Riforma delle professioni forensi: si parte dall’Università Questa la proposta degli specialisti di settore riuniti a Panna e nell’Aula dei Filosofi in occasione del convegno «La professione forense tra accesso, liberalizzazioni e nuove forme di tutela», promosso dalla sezione parmense di Aiga, Associazione italiana giovani avvocati. Un tema di grande attualità, visto che a tutt’oggi sono 250 mila gli avvocati iscritti all’Albo. E aspirano a diventare 400 mila Un «proletariato legale» costituito soprattutto da giovani professionisti di domani, che terminati gli studi superano l’esame per abilitarsi alla professione e si iscrivono all’Albo. Per molti di loro inizia poi il periodo del tirocinio presso gli studi professionali, nel corso del quale si trovano spesso a svolgere anche compiti impiegatizi, più che attività di formazione alla professione. Gli elevati numeri del fenomeno impongono da tempo una riflessione che ha visto recentemente il tema prendere nuova forma normativa nella proposta di legge dell’avvocato Andrea Mazziotti di Celso, presidente della Commissione Affari costituzionali del governo e capogruppo di Scelta civica alla Camera, illustre ospite al convegno promosso da Aiga «Serve una legge civica per tutelare i praticanti e i collaboratori di studio, professionisti che senza compenso svolgono prestazioni di lavoro -ha detto Mazziotti, illustrando i punti di forza della sua proposta di legge -. Siamo gli unici in Europa a non avere un regolamento per una retribuzione minima e i risultati sono l’aumento del numero dei praticanti e il peggioramento in qualità della formazione». Tra le novità della legge anche la risposta ad ulteriori emergenze della professione, come la necessità di un contratto scritto che regolamenti il rapporto tra studio legale e praticante, con l’introduzione del minimo preavviso per la sua risoluzione, ed esami intermedi, con funzione di selezione dei giovani davvero motivati, per l’abilitazione alla professione forense. «La riforma della professione forense non può che essere organica, cioè non deve riguardare solo la fase del tirocinio o l’esame di Stato, ma anche il percorso di studi universitario e le specializzazioni, in maniera sistematica, perché è impossibile disgiungere l’una dall’altra» ha spiegato Giuseppe Luciani, presidente di Aiga Parma e responsabile nazionale del dipartimento delle specializzazioni di Aiga, entrando nel vivo del tema dell’iter formativo dell’avvocato. Insomma la proposta di Aiga, uscita dalla mattina di studio, è che ad uno specifico percorso universitario, dovrebbero seguire definiti tipi di tirocinio, esame di Stato e formazione specialistica, vista come coronamento della formazione alla professione. Ma non solo, non dovrebbero più essere distinti i percorsi formativi dell’avvocato e del magistrato, in nome della coerenza e dell’equità per due professioni che lavorano dialogando. In merito alla proposta di scoraggiare l’accesso alla professione rendendo l’esame di Stato più difficile, Aiga ha inoltre espresso dubbi sul fatto che in questo modo si premi il merito. «Serve una riforma dell’Università che snellisca il percorso di studi, migliorandone ed aggiornandone la didattica, che consenta agli studenti di laurearsi in corso – ha aggiunto Luciani -. Occorre potenziare e migliorare le scuole di specializzazione nelle professioni legali ed unirle ad un percorso formativo con frequenza obbligatoria, come accade in Germania, che premia i tirocinanti più motivati e meritevoli, ma con gli opportuni adattamenti. Infine serve una formazione specialistica, che trovi riscontro nelle esigenze del mercato e che consenta al professionista, al termine del percorso di studio, di essere operativo, quindi con preminenza di connotati pratici». Il convegno, moderato da Antonio De Angelis, della giunta nazionale Aiga, ha visto l’illustre partecipazione di numerose personalità, tra le quali Ugo Salvini, presidente del Consiglio Ordine Avvocati di Parma e Giovanni Basini, vice direttore del dipartimento di Giurisprudenza.

(Gazzetta di Parma, 31 maggio 2016)

© 2024 AIGA PARMA - Via G. Mazzini 2 - 43121 Parma - Tel. +39 320 1498695 - C.F. 02409510340 - email: info@aigaparma.it